giovedì 26 aprile 2012

L'ETA' GIUSTA PER PRENDERE UN CUCCIOLO

           E' molto usuale  prendere dei cuccioli molto piccoli praticamente appena svezzati. Tante persone credono che un cucciolo deve stare con la mamma solo per il latte, e una volta svezzati vengono dati in adozione. In questo modo si saltano una serie di fasi importantissime comportamentali ed emotive del loro sviluppo.  La mamma  impara loro delle regole che permetteranno una corretta vita sociale. Giocando con  i suoi fratelli, un cucciolo impara che se stringe troppo con i dentini può far loro del  male. Quindi date loro il tempo giusto, non toglieteli mai dalla loro mamma prima di almeno due mesi.
     Quando presi a Lilly il suo allevatore ha insistito a darmela... a 45 giorni!!! Sono riuscita a fare passare un'altra settimana ancora e poi l'ho presa, ma sapevo di avere a casa Selma che è in grado di imparare e trasmettere alla cucciola tutto quello di cui aveva bisogno. Ed è andata cosi, oggi la piccola Lilly è molto sicura, socievole con cani, persone e bambini, ubbidiente e fa anche la guardia insieme a Selma.
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venerdì 20 aprile 2012

AMBIENTARE IL CUCCIOLO NUOVO ARRIVATO

      Per un cucciolo tolto dalla sua mamma e i suoi fratelli non è sempre facile ambientarsi appena arrivato nelle nostre case. E' un momento estremamente delicato in quanto gli odori, i rumori e l' ambiente  è del tutto estraneo. Il suo primo impatto con la nuova casa dovrebbe essere di una totale calma, serenità e rassicurazione. Da evitare i rumori forti, i movimenti bruschi. Attenzione alla nostra voce perchè  è il primo segnale che  trasmettiamo. E noi  dobbiamo trasmettere calma, equilibrio e sicurezza. Quindi senza entusiasmo ed evitate anche di toccarlo o stargli adosso  e la cosa più importante se avete dei bambini spiegate loro che avranno tempo per fare amicizia con il nuovo arrivato. Per ora deve essere lasciato ad esplorare tutto da solo senza essere stressato in nessun modo.
     La mia Selma quando è arrivata a casa mia ha mostrato tanta felicità muovendo la codina contentissima.
    Lilly invece appena saliti in macchina è entrata in panico e ha cominciato a tremare. Allora io l'ho presa in braccio e le ho fatto un massagino rilassante facendola addormentare....
     Arrivati a casa  l'ho fatta conoscere a Selma sin dall'inizio. L' ho lasciata atterra da sola per non fare ecitare Selma facendo dei salti per arrivare alla cucciola, però tenendole la mano sul suo collo. In questo modo ho detto a Selma che "l'intruso" è sotto il mio comando, quindi lei non deve fare niente a parte odorare per conoscere e capire chi è. Ricordo ai miei lettori che Selma è un pitbull dal carattere molto dominante.

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giovedì 19 aprile 2012

LE CARATTERISTICHE DI UN CANE EQUILIBRATO

            Nel post precedente abbiamo parlato di quale sarebbero le caratteristiche di un cane instabile. Al contrario un cane equilibrato è attivo, giocherellone, contento di partecipare alle attività, abbaia per annunciare i nuovi venuti, curioso, spensierato, esplorativo, affetuoso,  sa aspettare, risponde a ordini e segnali, socievole con cani e persone. Non mi stanco di dire che il loro equilibrio dipende solo da noi.  Loro ci osservano e i nostri segnali, le nostre azioni sono per loro delle indicazioni su come comportarsi.

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martedì 10 aprile 2012

COME RICONOSCERE UN CANE INSTABILE ?

    Il tuo cane è iperattivo, disobbediente, salta addosso alle persone che vuole bene, scappa, ignora i richiami ? Forse evita di farsi accarezzare, è possessivo con i suoi giochi o con il cibo, ossessivo verso qualcosa tipo verso la  propria coda, abbaia ossessivamente, pauroso, fugge dalle persone o dagli oggetti, territoriale o aggressivo o forse non gli piaciono nè i cani nè le persone?
Si questi sono i sintomi di un soggetto instabile o  problemi comportamentali purtroppo molto spesso riscontrati. La domanda che tutti ci poniamo è: "da dove viene l'instabilità del nostro cane?" Dalla nostra incoerenza nella loro educazione, capacità o incapacità di dare una struttura educazionale e di essere un vero leader per guidare nella direzione giusta  una creatura che è costretta a vivere in un ambiente diverso del suo: quello naturale. Come avevo detto in un post precedente  il loro equilibrio dipende solo da noi.
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